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La attivazione delle cellule T CD4 naive identifica i pazienti con sclerosi multipla con rapida transizione verso la forma progressiva


Uno studio ha cercato di chiarire se l’alterata biologia delle cellule T CD4 naive contribuisca allo sviluppo della progressione della malattia nella sclerosi multipla progressiva secondaria.

Sono stati confrontati i profili di espressione genica delle cellule T CD4 naive di 19 pazienti con sclerosi multipla progressiva secondaria e 14 controlli sani utilizzando un approccio con microarray dell’intero genoma.
È stata analizzata l'espressione di proteine di superficie di geni critici mediante citometria di flusso dopo stimolazione del recettore delle cellule T ( TCR ) delle cellule T CD4 naive isolate da controlli sani e pazienti con sclerosi multipla progressiva secondaria.

Il clustering gerarchico ha diviso i pazienti con sclerosi multipla progressiva secondaria in due sottogruppi: SP-1, con una breve durata della sclerosi multipla recidivante-remittente, e SP-2, con una lunga durata della sclerosi multipla recidivante-remittente.

I pazienti SP-1 presentavano una up-regulation di numerosi geni del sistema immunitario, tra cui geni all'interno delle vie di segnalazione di TCR e dei recettori toll-like ( TLR ).

I pazienti SP-2 hanno mostrato down-regulation dei geni immunitari in confronto ai controlli sani.

È stata identificata una firma trascrizionale specifica di SP-1 di 3 geni ( TLR4 ,TLR2 e recettore per la chemochina 1 ), e questi geni hanno presentato una maggiore espressione della proteina di superficie in SP-1 che in SP-2.

Dopo stimolazione del recettore delle cellule T per 48 ore, solo SP-1 ha mostrato un aumento lineare progressivo nella espressione di proteina TLR2 e TLR4.

In conclusione, le differenze nella biologia delle cellule T CD4 naive, in particolare delle vie di segnalazione TCR e TLR, hanno permesso di identificare i pazienti con sclerosi multipla con più rapida conversione a progressione secondaria, una determinante critica di disabilità a lungo termine nella sclerosi multipla. ( Xagena2014 )

Zastepa E et al, Neurology 2014; 82: 681-690

Neuro2014



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